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Conoscenze basilari
Accensione del computer
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Innanzitutto: quando si accende il computer, Linux va a leggere un file che sta nella cartella
/etc/ e si chiama inittab. In questo file è impostato il runlevel a cui sarà lanciato
il sistema operativo. Il livello 0 dice alla macchina di spegnersi: il computer non si avvia.
Il livello 1 fa partire il computer in modalità non grafica (cioè dà lo schermo nero
con una linea di comandi che sarà simile a [nomeutente@nomecomputer ~]#), per un solo utente.
Il livello 2 fa partire il computer sempre in modalità
non grafica, ma supportando più utenti; non supporta però la rete.
Il livello 3 è uguale al due ma supporta la rete.
Il livello 4 non è utilizzato. Il livello 5 (quello più utilizzato e che viene settato
di default nella maggior parte delle distribuzioni) fa partire il computer in modalità grafica,
multiutente, e con il supporto di rete.
Il livello 6, infine, dà alla macchina il segnale di reboot.
Da questo si comprende che in Linux, la grafica è solo un programma che può essere
lanciato o no.
Se, infatti, avete impostato nel vostro inittab il runlevel 3, potrete poi far partire la grafica
digitando:
startx
Sia che siate sul runlevel 3 che 5, la prima cosa che vi chiederà la macchina è il login:
dovrete immettere il nome utente e la password.
In modalità grafica il login è gestito da un programmino che si chiama xdm che è la prima cosa
che linux va a leggere se viene lanciato in modalità grafica. (xdm non viene utilizzato se la grafica
viene lanciata con startx, visto che, in questo caso, il login è già stato fatto).
Dato che la grafica pone molti problemi in più, inizierò i miei appunti riferendomi all'ambiente
non grafico. Se siete in modalità grafica potete seguirmi aprendo un terminale grafico (potrete
fare esattamente le stesse cose che si fanno in modalità non grafica eccetto... riconfigurare la grafica!)
oppure premendo Ctrl+Alt+F1, il che vi porterà su una schermata nera sulla quale
dovrete rieffettuare il login.
N.B. Digitando Ctrl+Alt+F1 la grafica rimane aperta! il comando startx non funzionerà! Per tornare
alla schermata con la grafica premete Alt+F7.
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Un comando in Linux può risolvere gran parte dei problemi che si possono avere: si tratta del
comando "man" che apre la pagina di manuale relativa ad ogni comando.
Se provate a digitare
man nomecomando
otterrete una pagina con tutte le informazioni relative all'uso del comando.
Proviamo a lanciarlo per il nostro caso specifico: vogliamo avere informazioni sul comando "man"
dunque digitiamo:
man man
E si aprirà una schermata che spiega come si utilizza man e quali sono le sue opzioni.
Per uscire da questa pagina basta premere il tasto "q".
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Un'altra cosa molto utile da sapere. Lavorare a linea di comando può risultare noioso e lungo.
A volte ci vuole molto tempo per digitare un comando. Premendo il tasto TAB linux completa
automaticamente il comando nel caso non ce ne siano più d'uno che iniziano con le stesse lettere.
Il completamento automatico vale anche per il nome
delle directory o dei file. Nel caso in cui ci siano più possibilità si può premere due volte
ravvicinatamente il tasto TAB e linux ci dà le varie possibilità.
ESEMPIO:
se digito:
cdre
e poi premo il tasto TAB, il computer me lo completa in "cdrecord".
Se invece digito solo:
cdr
il solo tasto TAB non dà alcun risultato. Premendolo per due volte ottengo la lista dei comandi
che iniziano con cdr. Nel caso del mio computer:
cdrdao cdrecord
Lo stesso vale per le directory: se voglio andare nella directory in cui sto lavorando dovrei
digitare:
cd /home/marcello/Documenti/chiavedisvolta
il che non risulta troppo comodo. Utilizzando Tab mi basterà fare:
/h (Tab) /m (Tab) /D (Tab) /c (Tab)
ottenendo lo stesso risultato con 12 battute anziché 39!
Un consiglio: proprio per questo motivo conviene evitare di dare alle directory che stanno sotto
una stessa directory nomi che iniziano con la stessa lettera. Altrimenti per completare bisognerà
digitare anche la seconda o la terza.
ATTENZIONE:
Linux è case sensitive, il che significa che distingue le maiuscole dalle minuscole. La directory
"Documenti", ad esempio, è diversa da quella "documenti"!
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Un comando molto utile è "ls" che dà in uscita la lista dei contenuti della directory da cui
viene lanciato. Si può lanciare ls con l'opzione "-l" per avere più informazioni sui contenuti
(come ad esempio i permessi, il propietario ecc.).
Un opzione comoda è "|more" o "|less" che è simile con qualche funzione in più. Essi permettono
di visualizzare pagina per pagina i contenuti. Per uscire dalla visualizzazione (quando si usano
less o more) basta digitare "q".
Analogo a ls è dir.
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Linux non si impalla mai... Questo non significa che alcuni processi (ad esempio un programma
installato male o che ha dei bugs) non possano bloccarsi.
In questo caso bisogna identificare il processo e ucciderlo. Ci sono più modi per farlo.
Uno è lanciare il comando:
ps
che mostra i processi attivi. È opportuno lanciare il comando con l'opzione -A per aere la lista
di tutti i processi:
ps -A
In uscita avremo la lista dei processi con accanto il loro PID, e cioè il numero che li
identifica. (È consigliabile usare anche ps con |more). Mettiamo che si sia impallato StarOffice. ps ci darà in uscita
una cosa del genere:
4100 ? 00:00:00 run-mozilla.sh
4105 ? 00:01:13 firefox-bin
4123 ? 00:00:00 netstat
4191 ? 00:00:12 soffice.bin
soffice ha il PID 4191. A questo punto si può uccidere per risolvee il problema:
kill -9 4191
Un altro modo è usare top.
top
Dà in uscita la lista dei processi, ma, a differenza di ps può essere utilizzato in modo interattivo.
Ad esempio premendo Shift+a, la lista viene ordinata secondò l'età. In questo modo
si possono visualizzare per primi i processi più recenti.
Premendo Shift+u e immettendo poi il nome di un utente, si possono visualizzare solo i processi
che appartengono ad un utente particolare.
Premendo il tasto "k" seguito dal numero di PID, sarà poi possibile chiuderlo.
top domanda con che segnale deve chiudere il processo: inserite 9.
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Linux è un sistema multiutente (per davvero! Non come Windows). Vi è un utente
amministratore (root) e poi un numero x (minimo 1) di utenti normali. Root può effettuare qualsiasi
operazione (compreso cancellare altri utenti), mentre un utente normale,
a seconda della configurazione dei permessi, ha delle limitazioni (ad esempio
di solito, non può cancellare files di altri utenti, o cambiare le configurazioni
del sistema).
Con il comando:
useradd [opzioni] nomeutente
si aggiunge un utente al sistema. Con il comando:
userdel [opzioni] nomeutente
si elimina un'utente.
Per passare da un utente all'altro non è necessario riavviare la macchina: dalla console digitate
il comando:
su nomeutente
e passerete all'altro utente.
Se il comando "su" viene lanciato dall'utente root non verrà richiesta la password. Altrimenti
sì.
Se si vuole passare da un utente normale a root sarà sufficiente digitare:
su
che è equivalente a
su root
Per caricare anche la path dell'utente e quindi avere le stesse possibilità che si avrebbero facendo
il login con il suo nome
è necessario digitare:
su - nomeutente
o, per diventare root, semplicemente:
su -