L'attività editoriale di chiavediSvolta differisce molto da quella classica...

Poiché le case editrici normalmente nascono come imprese commerciali -che non vendono scarpe ma libri, solo perché in certi ambienti i libri sono più fighi delle scarpe...-, esse DEVONO tener conto in primo luogo della vendibilità dei loro prodotti: è per questo che devono sceliere per la stampa opere di solito firmate da autori già conosciuti e famosi, opere che si adeguano a ciò che il lettore medio si aspetta... opere che sicuramente venderanno.

"opere firmate da autori già conosciuti e famosi"
L'Italia è un caso particolare nel panorama europeo per il fatto che la vendibilità di un libro dipende in primo luogo dalla fama del suo autore: gli editori italiani, per garantirsi vendibilità, tendono quindi a considerare la notorietà del nome dell'autore come uno dei primi criteri di selezione delle opere da pubblicare. Nel caso in cui una casa editrice decida comunque di pubblicare il testo di un autore non conosciuto, pretende spesso che i costi siano coperti o direttamente dall'autore o da qualche ente che lo finanzia (Università, Regione, Associazioni, ecc.); in questo caso, ovviamente, l'autore non ha nessun guadagno e il suo lavoro non ha nessun riconoscimento economico. Non solo: dato che la pubblicazione è già pagata, difficilmente la casa editrice si occuperà della distribuzione del libro; quindi il libro viene, nel migliore dei casi, regalato all'autore -perché a sua volta lo regali a parenti e amici-, nel peggiore, resta nei magazzini della casa editrice.

"opere che si adeguano a ciò che il lettore medio si aspetta"
"the-the demographics?! y-you mean wh-why the country got so stupid suddenly? my, my theory is fast foods."
"fruitori?! vuoi dire perché il paese è diventato così stupido a un tratto?! la mia teoria è il fast food" (Woody Allen, Hollywood ending)

Poiché chiavediSvolta nasce come gioco culturale -che vende libri solo perché vuole dare visibilità parole e immagini nuove-, il suo obiettivo principale è la diffusione e la circolazione dei suoi testi: la cosa più importante per un autore è che la sua opera venga letta dal maggior numero possibile di persone.
A tal fine è necessario che il prezzo dell'opera sia più basso possibile, che l'opera sia riproducibile -e quindi libera da copyright e possibilemente anche presente su internet.
È necessario, inoltre, che la diffusione sia attenta e intelligente: non basta mettere un libro in libreria perché esso sia letto.

"che il prezzo dell'opera sia più basso possibile"
La casa editrice chiavediSvolta non intende ricavare alcun guadagno per sé, in quanto impresa, dalla pubblicazione dei suoi libri. Il lavoro di tutta la redazione è, per il momento, assolutamente gratuito e procede nella prospettiva di mettere in funzione un meccanismo tale che non vi sia alcun profitto per nessuno dei suoi membri (dall'impaginatore all'autore) tranne la semplice retribuzione del suo effettivo lavoro.
Inoltre, chiavediSvolta ha come politica editoriale quella di ridurre al minimo i costi di produzione: la scelta della carta, l'uso del bianco e nero, la riduzione delle dimensioni, l'utilizzo di software open source liberi, il risparmio sui diritti da pagare alla SIAE abbassano notevolmente il prezzo di copertina dei libri di chiavediSvolta.

"che l'opera sia libera da copyright"
Malgrado il suo nome, il diritto d'autore non ha, nella realtà dei fatti, come primo obiettivo quello di garantire un compenso all'autore, ma serve soltanto a vincolare l'opera alla casa editrice, che ne diventa proprietaria: il contratto tra l'autore e la casa editrice prevede che i diritti siano ceduti all'editore in cambio di una percentuale sulle vendite. Gli esiti immediati del diritto d'autore sono tre:
*l'autore non è pagato per il lavoro che ha svolto, ma solo per il successo della sua opera, dove -date le percentuali- per successo bisogna intendere solo cifre di vendita raggiungibili da pochissimi: gli autori che, in Italia, vivono di copyright si possono contare sulle dita di una mano;
*una più bassa visibilità e circolazione dell'opera protetta, la cui diffusione è in balia delle logiche commerciali dell'impresa che la detiene.
*un controllo delle idee, delle parole e delle immagini da parte di una ristretta minoranza di imprese a scapito della comunità in cui esse nascono.