- Recensioni Film chiavediSvolta Redacted

in irak

Redacted
di Brian De Palma
Stati Uniti-Canada, 2007
Produzione HDNet Films, Magnolia Pictures
1h30

Per Brain De Palma la retorica è un rischio incombente, ad ogni taglio di montaggio, ad ogni variazione del volume... Con Black Dalia la forza cinefila della citazione e la ricchezza di riferimenti appassionati alla storia del cinema aveva paradossalmente dato origine a un De Palma elegante, divertente, diretto e mai gratuiuto o pomposo. Ma se i falsi film hollywoodiani riescono bene a De Palma, i falsi documentari in mini-DV non fanno per lui, perché lui è il regista dell'immagine, delle cover, lui è il pazzo della forma pura, dello schermo fatale. Che ci fa in Irak alle prese con una presunta realtà brutale registrata come tale? Perché si mette dietro un apparecchio di sorveglianza? Che ci fa davanti a un video caricato su internet? Un documentario degli americani in Irak con voce over femminile francese e i microfoni per aperti: pura retorica di seconda mano.

De Palma finge di rubare la realtà presente. Ingenuamente crede che un finto documentario possa avere lo stesso statuto estetico di un film formalmente perfetto in cui non c'è bisogno di andare a cercare le immagini sotto le immagini. Il regista ha sempre lavorato per una nuova retorica, è vero. Ma fino ad oggi si è trattato di un manierismo della superficie, del falso, che si poneva come una forte scelta estetica. Redacted invece non è che retorica, perché finge di essere reale (invece di essere, come tutti gli alri suoi film, realmente falso).
Finge. E il montaggio finale delle fotografie patinate ed estetizzanti è l'ultima prova.

maria guidone