berrete più latte

Nuovomondo
di Emanuele Crialese
Italia, 2006
Produzione Titti Film, RAI cinema
2h00

Il lavoro di Crialese usa materiali noti, rimescola elementi tradizionali, ma con tale leggerezza, e imprimendo sempre un tocco di levigata originalità, che alla fine si esce con l'impressione di aver assistito a un prodotto autoriale, personale: dialetto pressoché costante, emigrazione, sbarco in America, momenti onirici vagamente felliniani, mescolanza sapiente di suoni e musica pop. Il lavoro sulla messinscena è acribico, nulla sembra casuale, e alcuni momenti sono davvero memorabili: sa calarsi nel punto di vista dei personaggi come un narratore scaltrito, crea una tensione esterni / interni psicologicamente devastante (dai paesaggi siciliani al rollio nelle stive della nave, fino a un America mai vista, tutta vissuta e rappresentata all'interno degli uffici di "accoglienza"): parte come l'Albero degli zoccoli senza idillio, o La terra trema spogliata dell'epica proletaria, finisce come Il padrino parte seconda senza riscatto, senza gangsters, senza via d'uscita, senza epica, e nel mezzo raffigura un viaggio per mare kafkiano.

Attori superbi, su tutti Charlotte: androgina e seducente allo stesso tempo, espressiva e maliziosa, disperata e cinica, cesella con poche espressioni del volto, e con una recitazione brechtiana stati d'animo contrastanti.

Crialese sa parlare di passato senza essere neo-neo-realista, sa denunciare il presente senza essere ideologico e patetico. Finale memorabile: Magritte ironico e struggente.

beppe pascale